Se qualcuno mi chiedesse cosa vedo tra le stelle in un cielo limpido di montagna, con molta probabilità gli risponderei, casa e il bell’esordio di Altissimo, in effetti, ti riporta a casa.
Tra i personaggi che rimandano a Stranger Things e bulli imprevedibili non è facile fare andare avanti la baracca narrativa. Altissimo è capace invece di calare sopra la nave esseri umani, seppur nei loro ruoli un po’ tipici, facendoli cambiare senza accorgimenti da parte del lettore. Olmo, il fratello maggiore sta mutando, non si controlla più e sembra stia impazzendo, inizia a partecipare a sedute sinistre e non sembra più neanche lui. Nonostante questo, Altissimo lascia molto spazio al legame fraterno, ai rapporti col nonno, sovrapponendovi sopra la storia. Diego, il ragazzino che mi ricorda i Goonies , prova a capire di cosa si tratti, impiega ogni strategia per salvare il fratello, trasferisce anche i ricordi della famiglia com’era prima, con mamma e papà. al completo.
Una famiglia a cui accade qualcosa di di strano in una baita di montagna è un bel tema da sviluppare per un primo romanzo, mistery cieli che tolgono il respiro, albe infuocate, silenzio. Io credo che questo di Emanuele Altissimo sia un gran bell’esordio, da provare!