Che bel romanzo ci ha regalato lo Zio Steve anche stavolta! LATER, la sua ultima fatica letteraria, fin dalle prime battute si rivela con onestà al lettore: è una storia dell’orrore, e su questo non ci piove, ma è anche una storia maledettamente divertente, forte di tutti i romanzi che l’hanno preceduta, concepita per intrattenere più che per stupire, nonostante non manchino quei piccoli guizzi di terrore puro a cui King ha abituato il suo fedele lettore.
La vita di Jamie Conklin non è per niente facile, figlio unico, accudito da una brillante madre single che lavora come agente letterario e si destreggia tra il lavoro e il tempo che le manca per fare la madre senza sentirsi in colpa, non sa nulla di suo padre – la mamma non gliene parla e noi abbiamo la sensazione che ci sia qualche motivo importante sotto, ma questa non è la sola cosa che non ci torna. La mamma di Jamie ha anche chiesto al piccolo di non rivelare ad anima viva – è proprio il caso di dirlo -, il suo potere speciale, sarebbe troppo pericoloso.
Strizzando l’occhio a se stesso – chi può ricordarci Jamie se non l’ipersensibile Danny di Shining? – e a una delle pellicole più innovative nel campo dell’horror di fine anni Novanta, Il sesto senso, King imbastisce una trama che alterna il soprannaturale al giallo e prepara un terreno fertilissimo in cui far incontrare ancora una volta Bene e Male, una dimensione di indefinitezza che va a coincidere con l’adolescenza, periodo critico in cui la perdita diventa motivo di crescita e il mazzo di carte con cui partecipiamo al gioco è in continuo rimescolamento. Non c’è lotta, quando si tratta di raccontare il periodo di transizione tra infanzia e età adulta, King è maestro: gli assolutismi di luce e tenebra si contendono il possesso di chi sta oltrepassando il confine, una sorta di limbo in terra, un luogo di passaggio attraversato da fantasmi e verità. A sostenere un tema così delicato e tanto congeniale al Re, un’agile corrente crime che sconfina per brevi, raggelanti, tratti nell’horror.
In buona sostanza: LATER riassume gran parte dell’universo che ruota attorno al Re, e lo condensa in trecento pagine di autentico divertimento. Se ancora non l’avete letto, fossi in voi non aspetterei altro!
«C’è sempre un dopo, adesso lo so. Almeno finché non moriamo»
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