La perfezione non è di questo mondo – Daniela Mattalia

Che la perfezione non sia di questo mondo – almeno non del mio – pare essere cosa assodata.
Il libro d’esordio di Daniela Mattalia, invece, è una gradevole e, nel suo genere, perfetta commedia romantica a più intrecci, che porta con sé anche qualche strascico nostalgico e di commozione, senza indurre mai alla tristezza.

La storia è incentrata su quattro personaggi: un professore ottantenne rimasto vedovo da poco, un tassista stravagante che casualmente si trova sempre al posto giusto e al momento giusto per prestare servizio agli altri personaggi del libro e due ragazzi le cui vite si sfiorano ripetutamente in un parco dove Gemma, libraia di professione, va a fare jogging e Fausto, bel ragazzo solare, nonostante il lavoro precario come grafico, porta a spasso il cane.
In realtà, però, i personaggi di questa storia sono ben più numerosi, perché ci sono anche dei protagonisti invisibili: le anime delle persone che furono e che, solo per pochi e solo in determinate occasioni, ancora si manifestano.

Daniela Mattalia affronta con una prosa scorrevole, sincera e divertente il tema dell’amore e se sia possibile che esso sopravviva alla scomparsa della persona amata. A quale luogo fisico o mentale sono destinate le persone che si sono amate?

Forse tutti, chi più vivo, chi meno, sono alla ricerca del loro posto in questa vita o nell’altra. E deve trattarsi di un posto che costa fatica, ascolto, costanza, coraggio e un pizzico di fede, perché la felicità è una scelta e come tale richiede, ogni giorno, un duro lavoro di base.

“La notte, si arrese Gemma, è fatta anche per rimuginare, un cassetto buio dove, chissà perché, uno finisce sempre per stipare ricordi sgradevoli e apprensioni ostinate”

In una Torino intima e accogliente, le coppie di questo romanzo si muovono a passo di danza e legano le loro storie le une alle altre assecondando la trama imprevedibile degli eventi e della vita.

Un bellissimo esordio questo della Mattalia, una storia che fa respirare, tutt’altro che superficiale, che scalda il cuore, un libro da abbracciare, una volta finito, per accomiatarsene, come con un vecchio amico.