Malaterre. Una selva di rimpianti – Pierre Henry Gomont

Gabriel è un ribelle, refrattario ad ogni tipo di costrizione vive al limite dell’eccesso. Ha sposato Claudia, con cui ha messo al mondo tre figli e poi è sparito, tutto preso dai suoi loschi traffici. Quando riappare ha tra le mani un piccolo patrimonio con cui si conquista l’amore dei due figli più grandi e un giorno, improvvisamente, li trascina con sé nel cuore delle giungla equatoriale. Qui Gabriel ha in progetto di acquistare la tenuta di Malaterre, un tempo appartenuta ai suoi antenati, e di restituire prestigio al nome suo e dei suoi figli. Rimanendo fedele alla sua indole assolutamente irragionevole, senza una chiara programmazione, Gabriel ormai chiaramente intossicato da alcool e fumo, rischia il tutto per tutto in questa sua nuova impresa.

La concentrazione di vignette burrascose e stati d’animo, emergenti sia dal segno grafico che dalla sceneggiatura in cui trovano spazio anche i rumori di sottofondo, fa di MALATERRE un graphic novel tumultuoso in cui le matite sono osate con potenza e nervosismo- il tratto di Gomont, appassionato e istintivo, utilizza la forma dello schizzo per esprimersi – adattandosi perfettamente sia alla storia, ricca di dettagli e fortemente introspettiva , che al movimento della narrazione, concitato, diviso tra il caos parigino e l’inesplorato rigoglio di una natura indomita.

Il volume, edito da Edizioni BD, è di una bellezza inusuale, realizzato in cartonato rigido, sfrutta l’ampio formato per dare respiro alla pagina su cui il lettore è spinto a soffermarsi, irresistibilmente attratto dalla robustezza di un mondo che scaturisce incessante dalla cromia audace, giocata nei toni del verde e del rosso. Colori primitivi e accesi a rievocare il fuoco che muove le pulsioni umane e l’inesplorato che attrae e respinge, inaccessibile nel suo fitto. Una storia tormentata, disseminata di errori e rimpianti che però vale la pena di essere raccontata e soprattutto, vissuta.