Le peggiori paure – Fay Weldon

Alexandra Ludd, affermata attrice britannica, perde improvvisamente il marito mentre è impegnata in uno spettacolo. Ned, grande e definitivo amore della sua vita ha un infarto e rimane inerme sul pavimento della cucina della loro bella villa fuori Londra. Eppure, quando Alexandra rientra a casa, devastata dal lutto, più di una cosa sembra non quadrare, a cominciare da dove sia realmente morto il marito e chi fosse presente al momento della tragedia.

Date queste premesse Fay Weldon costruisce un romanzo atipico, in bilico tra il riso e la disapprovazione che fa forza su quelle che sono le peggiori paure di una donna – conosco veramente le persone a cui sono legata? – e per farlo si serve di un’ironia sferzante e di efficaci colpi di scena che spingono la narrazione dritta al finale, inaspettato.

Va in scena la farsa della vita felice, del matrimonio perfetto e degli spassionati appoggi familiari. Il così detto “buon vicinato” viene preso d’assalto e denudato, nessuno è risparmiato.

Dalla protagonista, Alexandra, non sappiamo cosa aspettarci proprio perché neppure lei, gettata violentemente davanti alle macerie di quello che credeva di avere ormai conquistato, sembra saperlo.

Feroce e spinto fino al limite del realistico Le peggiori paure mette in luce l’oscena rivalità possibile tra donne e la misera, doppia natura di certi uomini in un continuo tentativo di scambio che pare non realizzarsi mai, neppure nell’altra vita.