Se volete leggere un libro travolgente che capovolga la concezione di thriller che avete, allora “La Revisione”fa al caso vostro. Inizia dall’epilogo e si sviluppa all’indietro in un goliardico, sarcastico e poi sempre più cattivo carteggio tra i due protagonisti, uno è uno scrittore ormai in pensione, Cinabro, truce vecchio, abbruttito dall’isolamento e dall’alcool; l’altro invece è uno scrittore agli esordi, Tito, che chiede consigli a Cinabro sulla sua opera prima, ingenuo, in cerca di rassicurazioni, un vero bonaccione, insomma l’antitesi di Cinabro che però a metà della storia ne diventa quasi il calco.
A dare inizio alle indagini è una donna, Ida, neanche femme fatale, ma bella e sensuale, ex fidanzata di Tito, saprà conquistare la curiosità del commissario di turno a cui lascia il carteggio tra i due scrittori da leggere. Dentro quelle pagine si cela la nera signora, spetta a lui trovarla.
Non si sente differenza tra una mano e l’altra, il libro è scritto a regola d’arte, il genere epistolare entra subito in circolo e coinvolge al punto da poter voler finire il romanzo anche in una sola giornata. Il mistero in La Revisione è ovunque, in una frase, nella punteggiatura, nei font, nei personaggi e nel clima di grande tensione che magistralmente viene a crearsi.
Un ottimo romanzo, un bellissimo thriller, cosa cercavate di più con questo clima torrido?
“Anche quando non scrivo sono scrittore, ma uno scrittore che non scrive è un mostro che provoca la pazzia”