Eccezionale, fulminante, questo romanzo breve di Birgisson, erano bastate poche righe lette tra le pagine per farmene innamorare e l’amore che ho provato per questa lettera che Biarnj, il protagonista, scrive ad Helga mi è entrato sotto pelle, come le parole che Birgisson usa per raccontarla, una magia che mi ha fatta tremare dall’inizio alla fine.
La storia è ambientata in Islanda, terra di ghiaccio e fuoco, terra estrema, dove l’umanità non si piega ma si adatta ad amare il clima, il luogo, le bestie, mezze misure ce ne sono poche e così Biarnj non può evitare di amare Helga, anche se è adulterio per entrambi, i due si amano di una passione carnale, viscerale, che li confonde con l’universo e le sue leggi inesorabili. Tutto si mescola, la ragione viene meno sugli affetti familiari che non riescono a trattenere i due amanti: è lo sfogo dell’istinto amoroso umano basilare, finché non arriva qualcosa di più potente a fermarlo.
Mentre Helga ha aspirazioni più cittadine, Biarnj combacia con la sua terra, è l’uomo che osserva il cielo di notte e conosce le sue bestie meglio di se stesso, la sua felicità e la sua vita dipendono dai suoi luoghi. Seguire un’altra via significherebbe la morte dello spirito e Biarnj è troppo onesto per nasconderlo ad Helga, così deve dirglielo e il nodo tra loro si scioglie quasi istantaneamente. Perché sono così tante cose nella vita: inesorabili, potenti e capaci di svanire da un istante ad un altro.
Risposta ad una lettera di Helga è uno dei monologhi epistolari d’amore più appassionanti degli ultimi tempi e non lascia scampo, sospinge, aderente alla realtà e porta in alto. Un uomo di novantuno anni risponde all’unica lettera che l’amore della sua vita gli scrisse anni prima, solo per la trama ne vale la lettura.
“Ho imparato a leggere nelle narici del toro. Ho sentito la natura potente delle mie bestie avvolgermi e invigorirmi. Ho visto gli elfi vestiti di azzurro e ho sentito gli spiriti tutelari bussare alla porta.Ho avvertito i poteri segreti dell’esistenza nelle colline e nei luoghi fatati, e ho scacciato gli spiriti della terra quando il mio cavallo si arrestava di botto”