Un libretto spassosissimo e assolutamente geniale, in cui si intrecciano mirabilmente quattro storie.
Il punto di partenza è, per ognuno dei personaggi del romanzo – una commessa avvenente, scaltra eppur fidanzata a un mammone, una coppia di adolescenti un po’ sballati, un pranoterapeuta omosessuale e il folle del villaggio -, il ritrovamento di una donna nel bosco.
Tutti la vedono, bella, e decisamente morta, ma ciascuno per conto proprio decide di non denunciare il fatto.
Le paranoie sottese alla scelta dei personaggi li diversificano caratterizzandoli comicamente e ci si diverte un sacco a seguirli nelle loro vite, tutte un po’ complicate, un po’ deludenti, un po’ folli.
La scrittura è magistrale, con dialoghi vivaci, feroci, spietati, senza pudore e, insomma, decisamente reali.
“Mio marito mi ha lasciata, non sono più la signora Troya.”
“Beh, in ogni caso , come cognome faceva abbastanza cagare”era intervenuto, consolatorio, Jacopo”
Tra un colpo di classe narrativo e l’altro si arriva precipitosamente alla fine, con una sola domanda in testa.
La risposta sarà così intelligente e inaspettata da lasciare di stucco!
Insomma, un romanzo che è un gioiello, impossibile non notarlo.
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